Le Esequie di Benedetto XVI – Un commento liturgico

Le Esequie di Benedetto XVI – Un commento liturgico

Il 5 Gennaio scorso, sul sagrato di Piazza San Pietro, Papa Francesco ha celebrato le Esequie del Sommo Pontefice Emerito Benedetto XVI, deceduto il 31 Dicembre 2022. Un evento storico (anche se non unico) di un Papa che presiede i funerali del suo predecessore. Tanti i commenti, le immagini e, purtroppo le polemiche. Sicuramente un unicum anche per la Liturgia che non prevede, almeno esplicitamente, un formulario per le esequie di un Papa Emerito. In questo breve commento vogliamo analizzare e farci guidare dalla liturgia celebrata evidenziando il quello che la celebrazione e i formulari utilizzati di dicono e come essi orientano la nostra fede e la nostra preghiera.

Le breve e semplici riflessioni che qui esponiamo si basano sul libretto della celebrazione del 5 Gennaio 2023 curato dall’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

Per un confronto ed una analisi delle specificità dei formulari è stato consultato il libretto della celebrazione delle Esequie di San Giovanni Paolo II, celebrate l’8 Aprile 2005 e presiedute, proprio dall’allora Cardinal Ratzinger.

Il titolo della celebrazione

La celebrazione viene intitolata: “Messa Esequiale per il Sommo Pontefice Emerito Benedetto XVI presieduta dal Santo Padre Francesco“. Non trattandosi del Pontefice regnante si nota come non venga utilizzato il rito definito nell’ Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Infatti, nel caso di Giovanni Paolo II, si parlava di “Messa Esequiale del Romano Pontefice Giovanni Paolo II“.

Il formulario eucologico

Il formulario eucologico (ovvero la preghiera di Colletta, Super Oblata e Post Communionem) utilizzato è quello intitolato “Orationes Diversae Pro Defunctis – 1. Pro Papa, Schema B1 .

Colletta

Deus, qui Ecclesiæ tuæ famulum tuum Benedictum
ineffabili tua dispositione præesse voluisti,
præsta, quæsumus, ut, qui Filii tui vices gerebat in terris,
ab ipso in gloria recipiatur æterna.

O Dio, che nel disegno della tua provvidenza hai chiamato a guidare la Chiesa il tuo servo Benedetto, donagli di partecipare in cielo alla gloria eterna del tuo Figlio, che egli ha servito come vicario sulla terra.

Super Oblata

Munera, Domine, supplicantis Ecclesiæ respice propitius,
et, huius sacrificii virtute, concede, ut famulus tuus Benedictus,
quem sacerdotem magnum tuo gregi præfecisti,
in electorum tuorum numero constituas sacerdotum.

Guarda con bontà, o Signore, i doni della Chiesa in preghiera, e per la potenza di questo sacrificio concedi al tuo servo Benedetto, che hai posto a guida del tuo gregge come sommo pastore, di essere accolto in cielo tra i vescovi santi.

Post Communionem

Caritatis tuæ, Domine, sumentes sacra subsidia,
quæsumus, ut famulus tuus Benedictus
misericordiam tuam in Sanctorum gloria perpetuo collaudet,
qui fidelis exstitit mysteriorum tuorum dispensator in terris.

Fortificati dai doni della tua carità, o Signore, ti chiediamo che il tuo servo Benedetto, fedele dispensatore dei divini misteri sulla terra, possa lodare la tua misericordia nell’eterna gloria dei santi.

E’ possibile osservare come dal formulario sia stato omesso, nelle tre orazioni, il termine Papa inserendo semplicemente Benedetto. Molto significativi i titoli con i quali viene ricordato, dall’eucologia il defunto: vicario sulla terra, sommo pastore, dispensatore dei divini misteri sulla terra. Molto bella, in particolare, l’immagine dell’accoglienza del pontefice defunto tra i vescovi santi. Possiamo quindi ravvisare, nella scelta di questo formulario, un particolare accento sul ruolo Papa che è prima, di tutto, Vescovo di Roma.

Prefazio e Preghiera Eucaristica

Il formulario scelto per questa occasione propone, inoltre, il “Praefatio II De Defunctis – Christus mortus est pro vita nostra2

Ipse enim mortem unus accepit,
ne omnes nos moreremur;
immo unus mori dignatus est,
ut omnes tibi perpetuo viveremus.

Egli, prendendo su di se la nostra morte, ci ha liberati dalla morte e, sacrificando la sua vita, ci ha aperto il passaggio alla vita immortale.

Per le esequie di San Giovanni Paolo II venne invece utilizzato il “Praefatio II De Defunctis – De spe resurrectionis in Christo”.3

Nelle esequie di Benedetto XVI è stato utilizzata la Preghiera Eucaristica III riservando il ricordo tra i defunti utilizzando, in questo caso, l’espressione Papae Emeriti Benedicti.

Durante i funerali di Giovanni Paolo II è stata invece utilizzato il Canone Romano.

Antifone

Per quanto riguarda le antifone di Ingresso, Offertorio e Comunione , le esequie di Benedetto XVI hanno previsto l’utilizzo dello schema proposto dal Graduale Romanum nella “Liturgia Defunctorum4

Introitum

Requiem aeternam dona eis Domine: et lux perpetua luceat eis.

IV Esdr. 2,34.35; Ps. 64,2-6

L’eterno riposo donagli, o Signore, e splenda a lui la luce perpetua.

Ad Offertorium

Domine, Iesu Christe, Rex gloriæ,
libera animas omnium fidelium defunctorum
de pœnis inferni et de profundo lacu:
libera eas de ore leonis, ne absorbeat eas tartarus,
ne cadant in obscurum:
sed signifer sanctus Michæl repræsentet eas in lucem sanctam:
Quam olim Abrahæ promisisti et semini eius.

O Signore Gesù Cristo, Re di gloria, libera le anime di tutti i fedeli defunti dalle pene dell’inferno e dalla fossa profonda: liberale dalle fauci del leone, né le inghiotta il tartaro, né cadano nelle tenebre: ma il vessillifero san Michele le conduca alla luce santa: come un tempo promettesti ad Abramo e alla sua discendenza.

Ad Communionem

Lux aeterna luceat eis, Domine, cum sanctis tuis in aeternum, quia pius es

IV Esdr 2,35

Splenda a lui, Signore, la luce perpetua, insieme ai tuoi Santi, in eterno, perché tu sei buono.

Liturgia della Parola

Particolare interesse rivela la Liturgia della Parola utilizzata per la celebrazione delle esequie di Benedetto XVI, che presenta inediti elementi di novità. In tale aspetto risulterà utile analizzare, in maniera preliminare le pericopi delle Esequie di Giovanni Paolo II.

  • I Lettura: At 10,34-43: Cristo giudice dei vivi e dei morti
  • Salmo Responsoriale: Sal 22(23)
  • II Lettura: Fil 3,20-4,1: Cristo trasformerà il nostro corpo e lo con formerà al suo corpo glorioso
  • Antifona al Vangelo: Gv 6,40: Questa è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
  • Vangelo: Gv 21,15-19: Tu seguimi

Eccetto il Vangelo, le pericopi proposte risultano presenti nel Lezionario delle Esequie e, in particolare, il brano di Atti viene proclamato anche nel Rito dell’Ordinazione dei Vescovi, dei Presbiteri e dei Diaconi, oltre che (parzialmente) nel Battesimo del Signore (Anno A). Il brano di Filippesi viene, egualmente proposto nel Rito delle Esequie. Il brano del Vangelo, tipicamente petrino, viene proclamato nella Messa Vespertina dei Santi Pietro e Paolo.

Abbastanza singolare risulta invece la Liturgia della Parola prevista per le Esequie di Benedetto XVI:

  • I Lettura: Is 29, 16-19: In quel giorno, gli occhi dei ciechi vedranno.
  • Salmo Responsoriale: Sal 22(23)
  • II Lettura: 1Pt 3-9: Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti
  • Antifona al Vangelo: Gv 6,40: Questa è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
  • Vangelo: Lc 23, 39-46: Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.

Se una sostanziale unità con Giovanni Paolo II si riscontra nel Salmo Responsoriale e nell’Antifona al Vangelo, la vera sorpresa la abbiamo nella scelta della I Lettura.

Il brano di Isaia con l’immagine del vasaio e del suo creatore (ripresa anche da Paolo con i vasi di creta) non è presente nel Lezionario dei Defunti e non risulta essere inserito in nessuna celebrazione tra quelle previste dai vari libri liturgici. Un’immagine suggestiva e poderosa quella che ci viene restituita dalla Parola di Dio se applicata alla vita di Benedetto XVI: una vita totalmente modellata, come un vaso dal suo creatore, riconoscendo il suo essere creatura e bisognoso di comprendere. Una ricerca di Dio nella umiltà di colui che sa che di essere creta, ma che, grazie alla fede, arriverà a contemplare la luce e la gioia del suo Salvatore.

Un cammino fatto anche di sofferenza, intriso però della speranza nel Risorto: questo è quello che ci comunica il brano della Lettera di Pietro che, solitamente, viene proclamato nella II Domenica di Pasqua (Anno A) ed è, anch’essa assente dal Lezionario dei Defunti. Il brano evangelico, poi, tratto dal Vangelo di Luca è presente nel Lezionario dei Defunti ma viene qui integrato con i successivi 3 versetti, includendo quindi il grido di Gesù sulla croce e l’affidamento del suo spirito al Padre. Come non vedere, in questa immagine, di ultimo affidamente, le parole di Benedetto: “Gesù ti amo” pronunciate durante la sua agonia?

Ultima Raccomandazione

A differenza delle Esequie del Romano Pontefice non sono state tenute le suppliche della Chiesa di Roma e delle Chiese Orientali e, nell’esortazione viene utilizzato l’appellativo Papa Emerito. Il Rito, quindi, si chiude con il Responsorio “Credo quod Redemptor meus vivit5 e, durante il transito della salma al luogo della tumulazione, viene cantato il Magnificat.

Un formulario per il Papa emerito?

Da questa breve e semplice riflessione, senza nessuna pretesa di scientificità e completezza, emerge come l’eucologia liturgica scelta per le esequie di Benedetto XVI, nel suo status di Papa Emerito, abbiano attinto in parte dai formulari per la Messa dei Defunti e in parte per le Messe di Suffragio per il Papa Defunto. Molto bella e suggestiva la riflessione che ispira la Liturgia della Parola prescelta. Ai liturgisti e agli studiosi valutare come, probabilmente, armonizzare e codificare il formulario in futuro. Intanto che il Signore Risorto, doni il riposo, la gioia e la pace eterna al suo servo fedele Benedetto XVI.

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  1. Missale Romanum, Editio Typica Tertia, 2008, p.1217
  2. Ibid. p.564
  3. Ibid. p.563
  4. Graduale Romanum, p.669
  5. cfr. Gb 15,25-29

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